2 febbraio 2008

Digicom USB Wave 108 e Ubuntu 7.1

Dopo aver installato Linux Mint (distribuzione basata su Ubuntu 7.1) sul portatile, volevo configurare anche la scheda di rete WiFi.
Possiedo 2 schede wifi: una vecchia D-Link Air DWL-610 pcmcia che ovviamente ha funzionato appena inserita, ed una Digicom USB Wave 108 con chipset Atheros Communication AR5523.
Naturalmente, quest'ultima non ha voluto assolutamente partire al primo colpo. Sebbene il device manager vedesse e riconoscesse correttamente la periferica, la mancaza di driver specifici per linux rendeva il device assolutamente non operativo.
 
Dopo una veloce ricerca su Google ho intravisto la soluzione mediante l'utilizzo di ndiswrapper e dei driver di windows.
Premetto che assieme a Linux, su detto portatile, ho installato anche WinXP, SO nativo del portatile sul quale la periferica WiFi funziona perfettamente.
 
Quindi avendoli già a disposizione ho copiato i seguenti file in una directory di linux:
 
c:\windows\inf\athfmwdl.inf
c:\windows\inf\athfmwdl.pnf
c:\windows\inf\net5523.inf
c:\windows\inf\net5523.pnf
c:\windows\system32\drivers\ar5523.bin
c:\windows\system32\drivers\ar5523.sys
c:\windows\system32\drivers\athfmwdl.sys
 
nel mio caso WinXp è sulla prima partizione del primo disco, quindi
 
cd
mkdir AR5523
cd AR5523
cp /media/hda1/WINDOWS/inf/athfmwdl.inf .
cp /media/hda1/WINDOWS/inf/athfmwdl.pnf .
cp /media/hda1/WINDOWS/inf/net5523.inf .
cp /media/hda1/WINDOWS/inf/net5523.pnf .
cp /media/hda1/WINDOWS/system32/drivers/ar5523.bin .
cp /media/hda1/WINDOWS/system32/drivers/ar5523.sys .
cp /media/hda1/WINDOWS/system32/drivers/athfmwdl.sys .
 
sudo ndiswrapper -i athfmwdl.inf
sudo ndiswrapper -i net5523.inf
sudo depmod -a
sudo modprobe ndiswrapper
sudo dmesg
 
iwconfig
 
E' tutto.
A questo punto, con l'ultimo comando iwconfig dovreste vedere il device come presente, mentre prima non veniva riportato.
 
Non rimane che collegarlo alla rete wifi presente.
 
Buon Lavoro
 
 

28 gennaio 2008

Nikolajewka 26 gennaio 1943

Io non sono un Alpino, ma da qualche anno partecipo al pellegrinaggio che l'ANA (Associazione Nazionale Alpini) organizza in memoria della storicaquanto sanguinosa battaglia di Nikolajewka svoltasi appunto il 26 gennaio 1943 durante la ritirata da fronte russo.

Oramai reduci non ce ne sono più, ma gli alpini portano sempre un'urna contenente un pochino di terra della Russia, i loro gagliardetti e tanto, tanto orgoglio.

Sono onorato di poter partecipare a questa manifestazione che è sempre molto toccante e alla quale partecipo portando con me il mio umile basco nero da fante, che porto quasi con vergogna rispetto alle belle penne nere degli alpini.

Quest'anno occasionalmente il ritrovo è stato sabato pomeriggio verso le 17 e la salita è stata effettuata con la luce ed una temperatura gradevole.
Ma normalmente "l'adunata", come la chiamano loro, è verso le 19:30 con il buio.

Lo scorso anno e quello precedente ancora, la salita è stata effettuata sotto la neve, alla luce delle torce.
Il pensiero non poteva non tornare ai patimenti sofferti dagli alpini durante quella tragica ritirata del 1943. Migliaia di chilometri a piedi con temperature di -42°C. Senza cibo e senza speranza.


E quando alla fine della S. Messa, dopo la preghiera dell'Alpino, rimanendo ancora militarmente sull'attenti si onorano i caduti di quella battaglia non posso, non riesco, non voglio soffocare la commozione.