1 dicembre 2007

Senza speranza e senza Dio

Per la prima volta mi accingo a scrivere un post su di un argomento tanto intimo e personale, e allo stsso tempo tanto di moda.

L'occasione mi viene data dall'uscita dell'Enciclica "Spe Salvi"del Santo Padre, Benedetto XVI.
Il titolo completo, sarebbe « SPE SALVI facti sumus » – nella speranza siamo stati salvati cosi come riporta la prima riga dell'enciclica stessa.
Ho già letto alcuni commenti su alcune testate giornalistiche ed anche su alcuni blog che seguo periodicamente.
Da ciò che ho letto mi domando anzitutto se chi scrive commenti sull'enciclica, l'abbia effettivamete letta tutta, oppure, si limiti a riportare impressioni e commenti scritti da altri. E' inoltre 'educativo' come molti di loro si sforzino di suggerire al Papa cosa dire o non dire. Anche peggio, ho visto interpretato il messaggio apostolico stirandolo a destra o a sinistra secondo le proprie convenienze politiche o sociali.
Spesso ho letto dei commenti brucianti e sprezzanti che svelano solamente una grande ignoranza nell'insegnamento della Chiesa, e soprattutto una enorme ignoranza del Vangelo.
Personalmente l'enciclica non l'ho ancora letta, anche perchè solo questa mattina ho avuto il tempo di scaricarla dal sito della Santa Sede e quindi nulla posso ancora dire.
La mia riflessione, però, è che la lettura di una lettera Apostolica, al posto di commenti più o meno riverenti e pertinenti, dovrebbe far scaturire una profonda riflessione sul proprio intimo cammino di vita e di fede.

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